Interviste tratte da uBC
Dal decennale della nascita di uBC
"In occasione del decennale della nascita di uBC, abbiamo pensato di realizzare una sorta di "intervista multipla" ad ampio respiro e allo scopo sono stati contattati noti esponenti del mondo del fumetto, significativi nel panorama italiano.
A tutti è stata posta la stessa serie di domande tese ad analizzare come è cambiato il fumetto e il suo mondo editoriale in questi 10 anni appena trascorsi (1996-2006) e poi di avventurarsi ad immaginare i prossimi 10 anni (2006-2016), e magari qualche domanda mirata alla persona contattata.
Vi proporremo la pubblicazione delle interviste a cadenza settimanale."
Con questa introduzione uBC presentava il lavoro eseguito per l'evento e Fanzine Italiane, anche se con qualche anno di ritardo, desidera riproporre ai fruitori del suo sito, un sunto di questo pregevole e lodevole intento che uBC realizzò per l'occasione.
Ci siamo permessi di estrapolare solo una risposta, dalla serie di domande poste da uBC per analizzare i 10 anni trascorsi, rivolte a noti esponenti del mondo del fumetto, non pochi dei quali ex giovani fanzinari.
Le risposte che vi presenteremo sono tutte relative alla seguente domanda
"Le fanzine cartacee dalla incerta diffusione e certissima passione dei produttori sono scomparse. Al loro posto le varie web-zine. Abbiamo perso o guadagnato qualcosa nel cambio?", risposte che fanno spontaneamente sorgere altre domande e che, in taluni casi, donano concetti e supposizioni degni di nota.
I 19 intervistati sono, qui di seguito, proposti con l'ordine dell'elenco attuato dallo stesso uBC, nel caso si desiderasse leggere tutta l'intervista di ogni intervistato, il link posto nel nome dell'autore vi porterà sulla relativa pagina.
Un ringraziamento dovuto a uBC per la disponibilità e il permesso di poter riproporre quanto tratto dal loro sito.
Decio Canzio
Per quel che mi risulta, il passaggio alle web-zine ha dato più spessore ai dibattiti sul fumetto e ne ha
ampliato la platea. Personalmente, per ragioni anagrafiche, rimpiango comunque gli anni della "carta".
Mario
Gomboli
Essendo falsa la premessa (esistono ancora molte fanzine cartacee che godono di decoroso successo)
difficile dare un giudizio. Comunque ritengo positiva la presenza di web-zine, così come apprezzo le
mailing-list in alternativa/sostegno della “posta dei lettori”.
Gianni
Brunoro
È un po’ il discorso di cui sopra. Certamente, comunque, le web-zine hanno un pubblico diverso e ad ogni
modo – nell’ambito della loro possibilità – hanno una diffusione più facile, più immediata, più
interattiva, eccetera. Ma, nonostante la forte analogia della loro funzione, penso che sia difficile
confrontare quelle cartacee e quelle virtuali, perché ci sono vari altri elementi a distinguerle.
Max Bunker
Risposta ardua: è meglio una pedata negli stinchi o un pugno in testa?
Giuseppe
Palumbo
Guadagnato. Sono di sicuro più leggibili e raggiungibili. Questa è la funzione di supporto che attribuisco
a internet: rendere possibile operazioni utili che viceversa avrebbero costi alti e ricavi incerti se non
nulli.
Leo Ortolani
Vorrei rispondere seriamente per una volta, ma non so dove siano le web-zine.
Giovanni
Gualdoni
Secondo me al loro posto sono arrivati i cosidetti “editori-amatori”, ovvero quegli appassionati di
fumetti che, con pochi mezzi e zero esperienza, si improvvisano editori, limitandosi a investire appena i
costi di stampa, risparmiando invece sui costi di produzione e promettendo agli autori, di solito
esordienti ma, sfortunamente, non solo, percentuali sulle vendite che, per intuibili ragioni di tiratura
esigua, non arrivano mai a vedere. Il risultato sono delle fanzine più curate a livello di stampa, ma
neppure questo è sempre vero, ma, indubbiamente con molta meno passione, dato che spesso questi
editori-amatori hanno anche la pretesa di dire agli autori cosa realizzare, smorzando creatività ed
entusiasmo.
Lorenzo
Bartoli
Abbiamo perso alcuni personaggi, di cui non sento granché la mancanza, che tampinavano gli autori alle
Mostre del settore. Con le web-zine, i redattori hanno modo di stabilire per tutto l’anno un rapporto con
disegnatori e sceneggiatori. Io non sono molto presente su Internet, ma non nego che un’occhiata alle
recensioni la do quasi ogni giorno. Non entro quasi mai nelle discussioni, però, visto che attribuisco
ancora un grande valore al dialogo a 4 occhi. Posso raccontarvi un episodio, che mi ha visto discutere su
un sito con Alessandro Di Nocera. Poi, di persona, ci siamo chiariti e adesso abbiamo un bel rapporto,
sempre vivace e dialettico, ma molto più amichevole.
Luigi
Bernardi
Abbiamo guadagnato spazio nei nostri scaffali, abbiamo perduto quell’ulteriore criterio selettivo.
La crisi c’è ed è fortissima. [...] Di nuovo c’è una certa attività dal basso, assolutamente minoritaria
ma eccezionalmente vivace.che il passaggio su carta è in grado di pretendere.
Ade Capone
Sicuramente perso, direi. L'aspetto artigianale era il fascino principale delle fanzine. Mi manca la loro
presenza alle fiere, l'entusiasmo dei fanzinari che te le propongono.
Inoltre (e soprattutto) la fanzine di carta la si conservava, la si rileggeva magari dopo anni,
riscoprendo certi momenti, certe emozioni. Quella elettronica passa e va... L'unica memoria resterà nei
server di alexa.com, negli scantinati del presidio militare di San Francisco. C'è da dire una cosa, e da
dirla forte: le fanzine di carta sono state strangolate dai distributori (i grossisti, ma anche alcuni
grossi librai), che le trattavano come periodici qualsiasi, imponendo ai fanzinari sconti (per loro
impossibili) del 50% se volevano essere distribuiti.
Andrea
Baricordi
Abbiamo guadagnato la possibilità di una diffusione immediata della fanzine, con la capacità di
raggiungere i lettori in qualsiasi momento. Abbiamo perso la ‘selezione naturale’, che permetteva davvero
solo ai più appassionati e ai più tenaci di arrivare a proporsi al lettore, e cioè tutta la fase
precedente alla pubblicazione. Per realizzare una fanzine su carta devi affrontare molti più problemi, in
termini di organizzazione e distribuzione, e quindi questo ti forma, a lungo andare. La fanzine in rete,
invece, è più comoda da far partire, ma subito dopo ti trovi a combattere con la quantità di tuoi simili,
quindi per emergere nel vastissimo mare di internet sono fondamentali soprattutto la costanza e
l’aggiornamento periodico. Va da sé che, in entrambi i casi, è comunque la qualità l’elemento
fondamentale, quello che ti permette di diventare una vera e propria rivista on line e andare avanti negli
anni. Anche fino a dieci, e oltre, magari...
Luca
Raffaelli
C’erano qualità e passione prima, ci sono qualità e passione ora. Piuttosto, sarebbe bello mettere online
le vecchie fanzine.
Carlo "Perogatt"
Peroni
In questo caso, ma "solo" in questo caso penso che abbiano vinto proprio le web-zine che hanno saputo
tenersi al passo con i tempi, al contrario delle fanzine cartacee che sono rimaste ferme nel tempo,
guardando troppo e solo al passato.
Luca Enoch
Le informazioni testuali e visive viaggiano su Internet a una velocità immensamente maggiore rispetto a
quelle su carta e la loro diffusione è virtualmente globale, mentre quelle delle fanzine cartacee era per
forza di cosa estremamente limitata. Quindi tutti ci hanno guadagnato, autori e fruitori.
Francesco
Artibani
In termini di reperibilità e diffusione sicuramente c’è stato un miglioramento. Per gli autori che vengono
proposti c’è una visibilità maggiore e questo non può che essere un fatto positivo.
Massimo
Bonfatti
A me sembra che ci siano ancora le fanzine su carta. Ne ho visto nascere di recente due molto
interessanti: Whalalla e Sottosopra ma ce ne sono tante altre. Certo è più comodo fare una web-zine, si fa
la stessa fatica a metterle in piedi ma si evitano le fatiche e i costi di stamparle e distribuirle.
Eppure, com’è bello tra appassionati incontrarsi, discutere, vedere le copie fresche di stampa e portarle
ad amici e negozianti, venderle nelle occasioni più disparate e magari riuscire ad esaurirle. Fare una
fanzine su carta può essere un’avventura ma anche l’esperienza più completa e Il fumetto è vivo e vivace
ovunque, quello che va male è l’editoria... l’editore deve essere un uomo capace di coniugare le capacità
imprenditoriali con le capacità culturali e capacità umane.formativa per i futuri autori, redattori ed
editori. Ma non è detto che, per chi le fa, le web-zine non siano una palestra e un divertimento
altrettanto utile, basta capirne i limiti e darsi da fare per lavorare al meglio.
Silvia Ziche
Guadagnato. Sul web è tutto più accessibile a chiunque.
...adoravo aspettare l’uscita delle loro opere, in quelle c’erano tutte le risposte alle mie eventuali
domande.
Roberto
Baldazzini
La cosa importante è che anche l’attenzione dei lettori si sposti sul web. Ma credo che questo succederà,
con le nuove generazioni, in maniera esponenziale.
Stefano
Casini
Probabilmente la comodità di trovarle con uno sforzo minore, e avendo a disposizione agili programmi per
l’impaginazione, sicuramente anche grafiche più accattivanti. Sui contenuti non mi sbilancio, quelle ben
fatte lo sono sul web come probabilmente lo sarebbero state anche su carta, ma a volte la semplicità e la
facilità di mettere on-line uno spazio privato costruendosi così uno pulpito da cui sparare le proprie
verità, spesso può produrre un risultato di cui forse non si sente sempre la necessità.
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