1. La Fanzinoteca: come è nato questo progetto? Cos'è e come si lega all'Associazione Fanzine Italiane?
_L'idea di creare una Fanzinoteca, ovvero una sede strutturata per raccogliere e permettere di consultare, o prendere in prestito, le copie delle fanzine che vengono prodotte in Italia è un'idea ormai avanti negli anni.
Il progetto prende corpo da un mio desiderio di rendere disponibili a tutti gli interessati questa ampia e atipica produzione, desiderio che affonda le sue radici fin ai tempi del "Poveri ma liberi - catalogo delle fanzine italiane" (1998). Il percorso è stato arduo e per nulla semplice ma alla fine il risultato si può constatare. Tutto questo, anche, grazie alla partecipazione e il notevole impegno che è stato profuso da persone eccezionali come la dott.sa Milena Bonucci Amadori (Cultura Provincia Forlì-Cesena), l'Assessore alle Politiche Giovanili del periodo (2008), Liviana Zanetti (Comune Forlì) e il Presidente della Circoscrizione 2 (Comune Forlì), Giulio Marabini che con una loro visione lungimirante hanno permesso di concretizzare questa "più unica che rara" realtà.
Che cosa sia la Fanzinoteca è cosa presto detta, una "biblioteca delle fanzine", l'unica che si possa trovare in tutto il territorio italiano, in quanto al suo collegamento con Fanzine Italiane, Associazione di Promozione Sociale, è riconducibile al fatto che per arrivare ad una collaborazione con l'amministrazione, si è dovuto per forza di cose costituire una associazione riconosciuta; in caso contrario sarei ancora ad aspettare che qualcuno comprendesse l'importanza di una Fanzinoteca.
2. Ha una vetrina elettronica? Possiamo consultare queste fanzine online o c'è un luogo che le raccoglie?
_Esiste una Fanzinoteca virtuale sul sito dell'associazione (www.fanzineitaliane.it), ma è ovvio che la Fanzinoteca ritenuta come tale è una struttura, unica nel suo genere, che nasce e si concretizza sì come luogo di raccolta ma, in particolar modo, anche come luogo idoneo per presentare, proporre e rendere comprensibile al pubblico la produzione dell'editoria fanzinara italiana. È all'interno della Fanzinoteca di Forlì che si possono trovare le moltissime testate che oggi si pubblicano nel nostro Paese, e non solo, inoltre sempre presso la sede della Fanzinoteca si trova anche il Bastian Contrario - Archivio Nazionale Fanzine Italiane, con i suoi circa 5.000 pezzi di oltre 600 testate pubblicate dai primi anni '60 fino ad oggi. La Fanzinoteca, al momento, è anche la sede legale della associazione Fanzine Italiane.
3. Quindi la Fanzinoteca è un luogo reale, una struttura che si trova a Forlì. Indicazioni stradali o semplicemente indirizzo per chi, di passaggio a Forlì, vuole fare visita? Ovviamente anche giorni/orari di apertura al pubblico.
_Sì, giustamente, uno spazio pubblico a disposizione dei cittadini forlivesi e di tutti gli interessati, la Fanzinoteca è situata presso la Circoscrizione 2 in via E. Curiel, 51 - 47121 Forlì FC, ha uno spazio in rete http://www.fanzineitaliane.it/fanzinoteca/ nel quale poter rintracciare informazioni, mappe e anche percorsi per come giungere alla sede. Per il discorso orario, al momento siamo in fase di allestimento e posso confermare che per il 2010 seguirà l'apertura al pubblico in due mezze giornate alla settimana (appena sapremo quali e a che ore verrà inserito all'interno del sito!), però per motivi di studio, ricerca o visite di gruppo, si può anche prendere un accordo telefonico e visitare la Fanzinoteca fuori dagli orari pubblici.
4. Come devono comportarsi i fanzinari che intendono vedere la loro fanzine far parte delle testate presenti in Fanzinoteca?
_Presto verrà diramata via e-mail una informativa sia sulla stessa Fanzinoteca (cos'è, perché, ecc.) sia sulle metodologie partecipative per tutti gli interessati. Comunque, non vi è nulla di complicato, l'associazione Fanzine Italiane è già in contatto con moltissime testate fanzinare, e alcune sono già a conoscenza di come aderire mentre altre, non poche, hanno prontamente aderito al progetto. Per le fanzine che non riusciremo a contattare, oppure nate da poco, non ci sono complicazioni, basta che prendano contatto con la Fanzinoteca (fanzinoteca@fanzineitaliane.it), e avranno tutti i chiarimenti del caso. Come ho detto, già varie testate hanno aderito senza alcun indugio al nuovo e atipico progetto, atteggiamento spontaneo che, senza alcun dubbio, è il segno tangibile della idoneità di tale proposta.
5. Fanzinoteca come luogo per presentare fanzine. Sono per caso in cantiere presentazioni & mostre negli spazi della Fanzinoteca?
_La Fanzinoteca nasce per essere, all'interno di un contesto più ampio, il polo di riferimento per tutta l'editoria fanzinara nazionale. Per questo motivo, oltre a proporre e rendere disponibili le testate fanzinare che parteciperanno al progetto, a contenere l'Archivio Nazionale Fanzine Italiane, sarà la struttura promotrice di iniziative ed eventi legati al mondo della produzione fanzinara nazionale e no. Quindi, già dal primo momento che Fanzine Italiane hanno ricevuto in mano le chiavi, aprile del 2010, ancora prima di arredare la sede e di renderla disponibile al pubblico, sono state promosse e presentate tre esposizioni e un incontro, penso che questo la dica lunga, no? Infatti al momento l'associazione sta lavorando per una prossima esposizione legata proprio alla presentazione della Fanzinoteca "Fanzinoteca: prove tecniche di realizzazione", che sarà allestita dal 1 al 24 settembre, e di seguito un'altra esposizione posta nel contesto dell'inaugurazione ufficiale, ovvero il 25 settembre, "Fanzine, percorsi in corso". Oltre a queste, in cantiere si trovano anche corsi per ragazzi e per anziani, giornate monotematiche, e tante altre idee che in futuro avranno la possibilità di essere realizzate.
6. Qual è il pubblico delle fanzine? Com'è che un progetto di nicchia riesce a diffondere il proprio messaggio?
_Il pubblico della Fanzinoteca non può che essere lo stesso pubblico interessato al contesto dei media in generale. Ci sono gli appassionati di un determinato settore che non hanno mai conosciuto queste realtà, come per il fumetto, tantissimi lettori di vari albi non hanno mai saputo dell'esistenza di questa produzione che, comunque, si ricollega agli stessi personaggi della loro passione. Ci sono studenti e professori interessati, sia per ricerche legate a tesi o analisi, sia per approfondire temi così poco sviluppati qui in Italia. Ci sono anche ex fanzinari che sbalorditi prendono atto che le fanzine non sono morte da decenni, anzi, vivono e sono in buonissima salute, insomma il pubblico è formato da tante di quelle figure che non c'è possibilità di definirle se non con il termine "pubblico generico". Con la frase "progetto di nicchia" intendi la Fanzinoteca o le fanzine? Se è in relazione alla Fanzinoteca, certo, si tratta di un progetto di nicchia, basato su una produzione così poco conosciuta, basti pensare che al momento attuale si può affermare che il 95% delle persone non sanno che cosa sia una fanzine (non ne hanno mai sentito nominare il termine!), che nasce proprio con lo scopo di rendere più comprensibile e chiara questa realtà socio-culturale perché se ne possa comprendere i suoi reali valori sociali. Per il discorso di diffusione del messaggio, si deve calibrare la metodologia operativa in modo che l'operato legato alla Fanzinoteca possa, partendo da Forlì, arrivare ad espandersi su tutto il territorio nazionale.
7. Dall'underground fanzinaro sono emerse delle realtà interessanti? È uscito fuori qualche scrittore o disegnatore degno di nota e magari avviato verso la strada del professionismo?
_Non sono ben propenso ad usare il termine underground, oggi più che mai, obsoleto e legato ad un contesto molto diverso e ben lontano da quello dell'editoria fanzinara italiana. L'underground era un movimento di controcultura che si è sviluppato, nel nostro Paese, dalla fine degli anni '60 fino alla metà degli anni '70, oggi, fagocitato dal sistema del mercato, è solo una etichetta di richiamo per definire, in modo inapropriato produzioni che si ritengono alternative a qualcosa. L'editoria fanzinara italiana è ben oltre al concetto dell'underground, e proprio per questo motivo dalla loro produzione sono emersi grandi artisti, i vari campi nei quali loro erano appassionati, solo per citarne alcuni, Andrea Pazienza, Davide Fabbri, Leo Ortolani per il fumetto, Red Ronnie per la musica, Enrico Brizzi per la letteratura e sono così tanti i nomi che non basterebbero un intero numero di Out per elencarli tutti! Una cosa è certa, i fanzinari di ieri sono i professionisti di oggi.
8. Andrea Pazienza ok, Davide Fabbri lo teniamo, Leo Ortolani lo facciamo "passare" ma... come si fa a definire "underground", per quanto obsoleta parola oggi ancora efficace, Red Ronnie???? Brizzi tanto-tanto, ma Red Ronnie...L'underground di ieri potevano essere i Franti (oggi solo Lalli), Fernanda Pivano... ma Red Ronnie... ti sei bevuto parecchie birre, eh?
_Precisiamo subito che il termine underground, sia relativo al movimento, sia recente, non è in grado di trovare connotati legati all'editoria fanzinara, infatti le fanzine non sono contro il sistema, sono una produzione che nasce in seno al sistema, che reputa di migliorarlo, ampliarlo o quant'altro la passione possa dettare ma di certo non distruggerlo, come nel caso dei vari movimenti controculturali quali l'underground. Detto ciò, non ho mai ritenuto nessun fanzinaro o ex fanzinaro un undergrounder, anzi, da ciò che realizzavano e realizzano si può affermare che sono proprio il contrario, i pochi nominativi che ho elencati sono relativi ad "veri" ex fanzinari e non a presunti undergrounder, e ribadisco, sono tutti pezzi di una unica comunità, quella fanzinara italiana, né più, né meno. Poi, se si desidera dire che col passare degli anni alcune di queste figure, uscendo dal canone fanzinaro, non sono più "ricoperte" dall'alone della passione e si sono adeguate al sistema mutando, non è nulla di nuovo, è ovvio che sia così; lo stesso Pazienza se ci fosse oggi sarebbe un semplice disegnatore come Tamburini e altri, anzi forse avrebbe problemi a lavorare, dato lo stile atipico così poco consone per le pubblicazioni attuali. In quanto a Red Ronnie, da bravo sbarbato incazzato, negli anni '70 realizzò la sua bella e valida fanzine dedicata alla musica, comunicazione di protesta, una testata che un fanzinaro di oggi non avrebbe alcuna esitazione a definire vero underground (anche se non lo era!). La storia insegna.
9. Copie di Out sono presenti nella Fanzinoteca? Se non le hai è colpa della clà... Che diresti ai lettori di Out su Out?
_Certo, all'interno della Fanzinoteca ci sono le copie dei due numeri precedenti all'ultimo Out, non solo, all'interno della Fanzinoteca sarà allestito anche lo "spazio fanzine italiane", uno spazio apposito nel quale poter acquistare le testate presenti e al quale Out già partecipava con vari numeri, quindi come potete vedere, Out è parte integrante e attiva della Fanzinoteca. Che dire ai lettori di Out su Out? Bella domanda, ma penso che sarei di parte, in considerazione che da anni sono un vostro assiduo collaboratore... comunque, di certo è una validissima produzione, una testata che nei suoi pochi numeri e tanti anni ha proposto cose eccezionali e che meritava di nascere e ancora meritava di esistere. La bandOut, come la definisco io, è grande e sono convinto che ci aspettano ancora bellissime cose da loro, quindi restiamo in attesa!
Tratto da Out n. 15 Novembre 2010 - info: webmastermascherato@gmail.com