Fanzinoteca d'Italia 0.2 :: generica |
Elasticdata - Elastic Issue #05 - 2009 misure: 14x14cm - pagine: 18 - prezzo: free Il prossimo tema sarà: Elasticjob.
Sommario: Intro #05 - Filippo Pizzocchero Illustrazione 01 - Yhancik Illustrazione 02 - Paola Slongo Illustrazione 03 - Matteo Bozzo Illustrazione 04 - John Perivolari Illustrazione 05 - Laura Pezzali Illustrazione 06 - Austin Kleon Illustrazione 07 - Anthony Mattox Illustrazione 08 - Greywheather Illustrazione 09 - Alessandro Dondero Illustrazione 10 - Filippo Cavalca Illustrazione 11 - Filippo Pizzocchero
Elasticdata.
Ho un’ossessione. Quando provo a spiegare alle altre persone ciò che mi perseguita il più delle volte sorridono. Alcune volte esplodono in risate fragorose. Se sono fortunato, non mi stanno a sentire. Non so da dove partire. Forse da quando ero bambino e da come non mi sia mai piaciuto il cielo. Il primo ricordo che ho è di una passeggiata sulle spalle di mio padre. Mi vedo appoggiato alla testa del vecchio, sguardo verso il basso. Avevo paura di cadere e di morire, ma ero troppo orgoglioso per ammetterlo e allora ho provato a distrarmi. Ho iniziato a contare le piastrelle sotto i piedi di mio padre. Uno, due, tre, quattro…e non ho mai più smesso. Appena entro in una stanza la percorro in un lungo e in largo. Il mio passo medio è 83,55 cm, la massima apertura delle mie gambe è 1 metro e 21 cm, per misurare le distanze utilizzo una posizione standard di 1 metro esatto. Devo conoscere esattamente le misure delle cose che mi circondano, i confini dello spazio che mi contiene, il numero degli oggetti che il mio sguardo può raggiungere. Questa stanza misura 3 metri e 25 cm di larghezza, 4 metri e 7 cm di lunghezza ed è alta 2 metri e 83 cm. Se vi state chiedendo come faccio con le altezze la risposta è molto semplice: ombre. Mi porto sempre dietro una torcia di cui conosco perfettamente la divergenza e la focale. La mia mano misura 21 cm. Il resto sono solo calcoli di geometria. Se non c’è il soffitto non alzo lo sguardo, non mi interessa. Se non lo posso misurare non è stato fatto per me. Una volta note le misure mi immobilizzo e mi focalizzo sugli oggetti. Se non li vedo, non esistono. In questa stanza ci sono: tre penne, una gomma, una scrivania, una sedia, un cestino, una buccia di banana, 13 libri, una bottiglia d’acqua, una tazza, una lampadina da 60 W, un lampada, un interruttore, una porta, una radio, una presa della corrente, 2 maglioni, un calzino, uno zaino, 37 fogli di carta. A voi piacciono le vite senza problemi, a me le stanze vuote. La differenza tra una penna d’oro e una penna di plastica è la custodia. Mia sorella mi ha invitato alla sua prima esposizione in corso Duca degli Abruzzi 75, Ferrara. Sono andato. C’erano 79 persone, 48 maschi e 31 femmine. Ho contato 27 quadri, 2 sculture, 7 tonalità di giallo, 9 di rosso, 2 viola, 1 marrone, 1 nero, 3 grigi, 9 blu. Sono andato a cena con mia sorella e il suo fidanzato. Prima di andare, mi sono messo davanti allo specchio, mi sono guardato, e mi sono detto: “cerca di essere semplicemente normale”, mentre lo dicevo le mie labbra si sono piegate 13 volte e mi sono sentito impotente. Sembra uno scherzo, sembra una cosa che improvvisamente possa scomparire, sembra una barzelletta. Invece io non sto recitando, non c’è nessun interruttore. Mia sorella mi chiede cosa ne penso delle sue opere. Non conosco la risposta e sto zitto per l’ennesima volta. Mia sorella scoppia a piangere, nella sua maniera silenziosa. Centilitri di lacrime sgorgano dei suoi occhi, 11 gocce sul tavolo del ristorante. Vorrei essere anche stupido per non capire il disprezzo nei suoi occhi, neanche lei mi capisce, ma almeno non ride. Ho provato a pensare a me stesso, in uno spasmo ricorsivo. L’unica cosa che ho visto è un contenitore di dati. Una volta ero sereno nel mio semplice mondo fatto di numeri. Ora però ho un pensiero che non mi fa prendere sonno la notte. L’alto giorno ho misurato il muro davanti a casa mia: 6 metri e 35 cm. Poi l’ho misurato ancora: 6 metri e 28 cm. E poi ancora: 6 metri e 21 cm. 6 metri e 48 cm. 6 metri e 52 cm. 6 metri e 25 cm. E’ un po’ di tempo che va avanti così. Non riesco a trovare una misura stabile. Crescendo e migliorando le mie misure non sono più stabili. E allora mi chiedo: e se non esistessero? Se non esistesse la realtà oggettiva a cui vogliamo credere? Se tutto fosse in continuo mutamento sotto i miei piedi? Cosa ne sarebbe dei miei numeri? Per rilassarmi provo a contare i tasti del computer, ma non funziona.
'Elastic' sounds good! Indipendent graphic magazine ELASTIC is a printed and web magazine about creativity, in all its forms. It's published once a month and it uses only black and white colors. Each issue of our Magazine is dedicated to a different topic, featured as title and Everyone of us is invited to enter into the creative process of the magazine itself, interpreting the leading theme. Elastic is lovely produced, designed and published by a group of artists settled in Milan and it is printed in 50 copy distributed throughout these specialist bookstores: Hoepli, Galleria Carla Sozzani, A+MBookstores, Libraccio Bovisa, Supergulp.
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Autore : fanzinoteca |  | 2/02/2010 - 18:05 |
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